Toyota ha scelto un approccio unico per svelare il suo pick-up Hilux riprogettato. Mentre le case automobilistiche spesso mettono in risalto i modelli di fascia alta durante gli eventi di lancio, Toyota sta iniziando dalle basi: il modello Hilux Base 2026. Questa versione ridotta al minimo mette in mostra la robusta praticità e la convenienza del camion, rivolgendosi a coloro che danno priorità alla funzionalità rispetto alle caratteristiche appariscenti.
L’Hilux di nona generazione abbraccia fin dall’inizio la filosofia del “ritorno alle origini”. Pensa ai fari alogeni invece che ai LED, ai cerchi in acciaio invece che in lega, alle maniglie delle portiere e alle calotte degli specchietti laterali non verniciati. All’interno, il rivestimento in tessuto sostituisce la pelle, la plastica dura regna sovrana e i pulsanti vuoti evidenziano l’assenza di extra opzionali. L’aria condizionata manuale e il freno a mano meccanico sottolineano ulteriormente questo approccio senza fronzoli.
Nonostante la sua configurazione essenziale, l’Hilux Base conserva alcuni elementi chiave apprezzati dagli acquirenti di camion: un cambio manuale a sei velocità e una trazione posteriore. Questi residui suggeriscono che Toyota non ha modificato drasticamente la piattaforma dell’Hilux rispetto al suo predecessore, anch’esso rinomato per la sua affidabilità. Sebbene siano stati introdotti propulsori moderni, compresi i motori a quattro cilindri a benzina e diesel, la decisione di mantenere queste opzioni collaudate indica un focus sulla durabilità piuttosto che sull’innovazione radicale.
Alla diversità della gamma di modelli si aggiunge l’impegno di Toyota nei confronti dell’elettrificazione: accanto ai suoi propulsori tradizionali, l’Hilux sarà ora offerto sia con varianti a batteria elettrica che con celle a combustibile a idrogeno (quest’ultima in arrivo nel 2028). Questa strategia è in linea con le tendenze globali verso un trasporto più sostenibile, soddisfacendo al contempo le specifiche esigenze regionali.
Mentre le cabine singole sono prevalenti nei mercati emergenti, l’offerta tailandese mette in mostra una tradizionale configurazione di pick-up da lavoro insieme a una cabina di accesso con porte più corte incernierate posteriormente. Toyota non ha escluso ulteriori espansioni, suggerendo una possibile controparte “Fortuner” – essenzialmente un SUV costruito sulla piattaforma Hilux – anche se non sono stati annunciati piani concreti.
L’attrattiva globale dell’Hilux è innegabile, con oltre 21 milioni di unità vendute dal suo debutto nel 1968. Toyota sembra intenzionata a capitalizzare questo successo bilanciando modifiche progettuali evolutive con la formula collaudata che ha reso l’Hilux una leggenda: robustezza, affidabilità duratura e ora, aggiunte opzioni di elettrificazione per un vantaggio moderno.
